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1) Dizion.4° Ed. .
BASTARE
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vol.1 pag.394

BASTARE.
Definiz: Essere assai, a sufficienza, che diciamo anche Essere a bastanza. Lat. sufficere, satis esse. Gr. ἐξαρκείν τινι.
Esempio: Bocc. introd. 23. Non bastando la terra sacra alle sepolture.
Esempio: E Bocc. nov. 23. 13. Or volesse Iddio, che 'l passarvi, e 'l guatarmi gli fosse bastato.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 19. Non che egli te l'abbia ridetto, ma egli basterebbe, se tu fossi stato presente.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 20. Frate, bene sta, basterebbe se egli t'avesse ricolta nel fango.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 4. E bastimi d'essere stato una volta schernito.
Esempio: E Bocc. nov. 96. 2. Molto più si conviene nelle scuole tra gli studianti, che tra noi, le quali appena alla rocca, e al fuso bastiamo.
Esempio: Dant. Inf. 4. Non basta, perchè e' non ebber battesmo, Ch'è porta della fede, che tu credi.
Esempio: Petr. son. 51. Basta ben tanto, e altro spron non volli.
Esempio: E Petr. 77. Basti, che si ritrove in mezzo 'l campo.
Esempio: E Petr. canz. 26. 3. Per me non basto, e par ch'io me ne stempre.
Esempio: G. V. 7. 40. 3. Non solamente gli bastò d'aver fatto il detto micidio, ma ec.
Definiz: §. I. Per Conservarsi, Mantenersi, Durare. Lat. perdurare. Gr. χρονίζειν.
Esempio: Dant. Inf. 29. Se l'unghia ti basti Eternalmente a cotesto lavoro.
Esempio: Lab. 293. Gli si vorrebbe dare d'un ventre pecorino per le gote, tanto quanto il ventre, o le gote bastassero.
Esempio: Bocc. introd. 50. Secondo 'l suo arbitrio, nel tempo, che la sua signoría dee bastare ec.
Esempio: Stor. Pist. La battaglia gli bastò gran pezzo del giorno.
Esempio: Cap. Comp. discipl. 7. L'uficio del quale basti un anno.
Esempio: Dav. Colt. 175. Prima vengono, che l'altre carovelle, ma non bastano.
Definiz: §. II. Bastare talvolta per Poter sostenere.
Esempio: Petr. cap. 9. Poi stendendo la vista quanto io basto ec. Vidi 'l giusto Ezechía.
Definiz: §. III. Bastar l'animo, o 'l cuore, o la vista, vale Avere ardire, Dare 'l cuore. Lat. audere. Gr. τολμᾷν, τλεῖναιτλῆναι.
Esempio: Circ. Gell. Come è bastato già l'animo ad alcun di voi di dire.
Esempio: Stor. Eur. 5. 110. Conciossiachè non ostante la guerra de' Sassoni, bastò l'animo al detto Ermenfrido, poichè ebbe ec. gli bastò, dico, l'animo a provocarsi nimici i Franchi.
Esempio: Fir. As. 110. Nè bastandomi l'animo a sofferire tanti dolori.
Esempio: Sannaz. Arcad. Non fu alcuno della pastorale turba, a cui bastasse 'l cuore di partirsi quindi, per ritornare a' lasciati luoghi.
Esempio: Fir. Trinuz. 2. 5. Che vi fa a voi lo 'ndovinarvelo, se vuole, o se non vuole? e' mi basta la vista, se le nozze si fanno, di farvi andare a dispetto, che n'abbia.
Definiz: §. IV. Basta, e Basta basta, modo di dire, per imporre altrui silenzio. Lat. satis, iam satis. Gr. ἀλλ'εἶα.
Esempio: Fir. Trin. Basta basta e' non bisogna adesso scialacquare tanta filosofia.
Definiz: §. V. E Basta, vale anche In somma.
Esempio: Malm. 1. 13. O che per la gran furia egli inciampassi, O ch'elle fosser di soverchio peso, Basta ch'ei battè 'l ceffo.
Esempio: E Malm. 2. 12. Or basta; se tu brami d'aver reda, ec.

2) Dizion.4° Ed. .
CONSEQUITORE
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vol.1 pag.771

CONSEQUITORE.
Definiz: Verbal. masc. Che conseguisce.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 4. Che tanto quanto providi, e zelanti Si mostrar petitori, straccurati, Consequitori aver quasi in non cale L'ufizio.

3) Dizion.4° Ed. .
CROCE
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vol.1 pag.867-868

CROCE.
Definiz: Due legni attraverso l'un dell'altro ad angoli retti, su i quali gli antichi uccidevano i malfattori, e su i quali patì Giesù Cristo N. Sig. Lat. crux. Gr. σταυρός.
Esempio: Bocc. nov. 1. 30. Se tu fussi stato uno di quelli, che lo posero in croce ec. sì ti perdonerebbe egli.
Esempio: Dant. Inf. 23. Allor vid'io maravigliar Virgilio, Sovra colui, ch'era disteso in croce.
Esempio: Petr. canz. 5. 2. Al sacro loco, ove fu posto in croce Gli occhi per grazia gira.
Esempio: E Petr. son. 48. Rammenta lor, com'oggi fosti in croce.
Definiz: §. I. Per Vessillo, o Insegna de' cristiani nelle funzioni ecclesiastiche. Lat. crux. Gr. σταυρός .
Esempio: Bocc. Introd. 22. Infinite volte avvenne, che andando due preti con una croce per alcuno, si misero tre, o quattro bare da' portatori portate di dietro a quella, e dove un morto credevano avere i preti a seppellire, n'aveano sei, o otto.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 59. Preghiamo il prete, rechi la croce, e' doppieri, acciocchè lo sotterriamo.
Definiz: §. II. Per la Croce, che fanno i cristiani o con atti, o con segni, o per divozione, o per altro. Lat. signum crucis. Gr. σφραγίς.
Esempio: Dant. Purg. 2. Poi fece il segno lor di santa croce.
Esempio: Bocc. nov. 60. 23. Per la qual cosa frate Cipolla recatisi questi carboni in mano, sopra li lor camiciotti bianchi, e sopra i farsetti, e sopra i veli delle donne cominciò a far le maggiori croci, che vi capevano, affermando, che tanto quanto essi scemavano a far quelle croci, poi ricrescevan nella cassetta.
Esempio: Bern. Orl. 1. 6. 20. Fecesi il segno della croce il frate, Di qualche mala cosa dubitando.
Definiz: §. III. E Farsi il segno della croce di checchè sia, figuratam. vale Restarne ammirato.
Definiz: §. IV. Croce per similit.
Esempio: Dant. Par. 14. Che in quella croce lampeggiava Cristo, Sì ch'io non so trovare esemplo degno.
Esempio: Din. Comp. 2. 42. La sera apparì in cielo un segno maraviglioso, il qual fu una croce vermiglia sopra il palagio de' Priori.
Esempio: Bern. Orl. 1. 6. 42. Poi preso il suo destrier ratto cavalca, Trova una croce, anzi pure una stella Di molte vie, che l'una l'altra incalca.
Definiz: §. V. Croce, per Pena, Tormento, Supplizio. Lat. supplicium, cruciatus, crux. Gr. τιμωρία.
Esempio: Dant. Inf. 33. Non dovei tu i figliuo' porre a tal croce.
Esempio: Amm. ant. 27. 2. 5. O grandezza, croce de' tuoi desideratori, come tutti gli tormernti, e a tutti piaci!
Definiz: §. VI. Tenere altrui in croce, o simili, figuratam. vale Tenendolo a bada, o sospeso fargli provar tormento. Lat. cruciare. Gr. ἀνιᾷν.
Esempio: Salv. Granch. 2. 2. Di grazia, Granchio, se tu vuoi, tocca Della conclusion, tu mi tien propio In croce.
Definiz: §. VII. Porre in croce, o simili, figuratam. vale Biasimare con maladizioni, e improperj. Lat. vituperare. Gr. ψέγειν, ἐπιτιμᾷν.
Esempio: Dant. Inf. 7. Questa è colei, ch'è tanto posta in croce Pur da color, che le dovrian dar lode.
Esempio: Petr. Frott. Ancora ci è viapeggio, Ch'i buon son posti in croce.
Definiz: §. VIII. Far croce, Far delle braccia croce, Star colle braccia in croce, Pregar colle braccia in croce, e simili, vagliono Arrecarsi le braccia al petto a guisa di croce, in segno di grande umiliazione, di preghiera ec. Lat. brachia decussare.
Esempio: Din. Comp. 2. 51. Pregandolo colle braccia in croce per Dio s'aoperasse nello scampo de' suoi figliuoli.
Esempio: Ninf. Fies. 56. Faccendo delle braccia a Giove croce, Con umil priego stando ginocchione.
Esempio: Pass. 67. Ella s'inginocchiò innanzi a lui, faccendo delle braccia croce, e pregandolo pietosamente, che ec.
Esempio: G. V. 12. 20. 6. Fuggendosi in casa, e faccendo croce colle braccia, chieggendo mercè al popolo.
Esempio: Dant. Purg. 5. Sciolse al mio petto la croce, Ch'io fe' di me, quando 'l dolor mi vinse.
Esempio: But. La croce, ch'io fe' di me, cioè delle braccia, e delle mani, che io aveva fatta al mio petto.
Esempio: Red. Ins. 56. I quali, facendo delle braccia croce, mi gridano, che lo scorpione ammazza non solamente le bestiuole minute, ma ec.
Definiz: §. IX. Dare la croce, Pigliare la croce, Predicar la croce, o simili, vagliono Dare ec. la crociata.
Esempio: Pass. 64. Venne il cavaliere a certo luogo, dove si predicava la croce.
Esempio: E Pass. appresso: Il cavaliere prese la croce, e stette oltremare due anni.
Esempio: Maestruzz. 2. 23. Pigliare la croce per andare oltremare soggiace alla propria volontà.
Esempio: G. V. 7. 44. 4. E diede la croce, e ordinò, che si desse per tutta cristianità per lo detto passaggio, perdonando colpa, e pena a chi la prendesse.
Definiz: §. X. Oggi Prender la croce, vale Pigliar l'abito di alcuna religion militare.
Definiz: §. XI. Bandir la croce addosso a uno, vale Muovergli contra una crociata.
Esempio: Din. Comp. 3. 60. Di subito si partì, e ritornò a Firenze, e sbandì , e scomunicò i Pratesi, e bandì loro la croce addosso, dando perdono a chi contro a loro facea danno alcuno.
Definiz: §. XII. E Bandire la croce addosso, o sopra uno, e Gridare la croce addosso, o sopra a uno, vale lo stesso, che Dirne male, Perseguitarlo. Lat. conviciari. Gr. λοιδορεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 72. 2. Li quali sopra le nostre mogli hanno bandito la croce.
Esempio: Fir. lett. donn. Prat. 334. Tutte l'altre m'hanno bandito la croce addosso.
Esempio: Varch. Suoc. 5. 1. Pare, che ognuno ci abbia bandito la croce addosso.
Definiz: §. XIII. Non si può cantare, e portar la croce, detto proverbialm. significa, che Nel medesimo negozio non si può far due parti. Lat. simul flare, atque sorbere difficile est.
Esempio: Lasc. Sibill. 4. 2. E' non si può portar la croce, e cantare.
Esempio: Cecch. Dot. 4. 2. Gli uomini fan la roba, e non la roba Gli uomini; e' non si può portar la croce, E cantare.
Definiz: §. XIV. Ognuno ha la sua croce; e vale, Ciascuno ha le sue afflizioni.
Definiz: §. XV. In croce, posto avverbialm. vale Aguisa, A similitudine di croce.
Esempio: Rim. ant. Guid. Cavalc. 63. Chi grave pena sente, Guardi costui, e vederà 'l suo cuore, Che morte il porta in man tagliato in croce.
Esempio: Cr. 10. 35. 2. Il vaso si cuopre d'una carta, e questa in croce si taglia.
Definiz: §. XVI. A occhio, e croce, posto avverbialm. Alla peggio, Alla grossa. Lat. temerè, crassius. Gr. παχυμερέστερον, εἰκῆ.
v. A OCCHIO, E CROCE.
Definiz: §. XVI. Alla croce di Dio; Spezie di giuramento.
Esempio: Bocc. nov. 64. 10. Alla croce di Dio, ubbriaco, fastidioso, tu non c'enterrai stanotte.
Esempio: Lab. 123. Ma alla croce di Dio, io farò di quelle a te, che tu fai a me.

4) Dizion.4° Ed. .
DECLINAZIONE
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vol.2 pag.63

DECLINAZIONE.
Definiz: Scemamento, Declinamento. Lat. declinatio. Gr. ἔγκλισις.
Esempio: Libr. cur. febbr. Tutte le malattíe, siccome dicono i fisici, hanno quattro tempi, cioè principio, crescimento, stato, e declinazione.
Definiz: §. I. Per Termine gramaticale, e vale Il declinare nel signific. del §. III. La serie de' casi ne' nomi; e de' tempi, e delle persone ec. ne' verbi. Lat. declinatio. Gr. κλίσις.
Esempio: Dant. Conv. 97. Luce or di quà, or di là, in tanto quanto certi vocaboli, certe declinazioni, certe costruzioni sono in uso, che già non furono.
Esempio: Varch. Ercol. 108. Da' gramatici si chiamano accidenti, come sono ne i nomi le declinazioni, e i generi.
Definiz: §. II. Pur per Abbassamento, Dilungamento, termine astronomico.
Esempio: Libr. Astrol. Se questo volessi sapere, piglia la declinazione del grado del sole, e serbala.
Esempio: Serd. stor. 1. 11. Fecero le tavole delle declinazioni, delle quali oggi si servono i marinari a trovare la latitudine.

5) Dizion.4° Ed. .
DIVALLAMENTO
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vol.2 pag.218

DIVALLAMENTO.
Definiz: Il divallare. Lat. declinatio. Gr.ἔκκλισις.
Esempio: Tes. Br. 2. 43. Così ricomincia il dì a menomare per divallamento, che 'l sole fa tanto quanto va per Cancro, per Leone, e per Vergine.

6) Dizion.4° Ed. .
FILOSOFĶA
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vol.2 pag.462

FILOSOFÍA.
Definiz: Lat. philosophia. Gr. φιλοσοφία.
Esempio: Tes. Br. 1. 2. Filosofia è verace cognoscimento delle cose naturali, delle divine, e delle umane, tanto quanto l'uomo è possente d'intenderne.
Esempio: Albert. 51. Filosofia è perfetto conoscimento dell'uomo, che ricerca la verità, siccome disse egli medesimo.
Esempio: Dant. Conv. 57. Filosofia è un amoroso uso di sapienza.
Esempio: Bocc. nov. 98. 3. Ad imprender filosofia il mandò in Atene.
Esempio: Petr. son. 7. Povera, e nuda vai filosofia.
Esempio: Bern. Orl. 1. 5. 73. Ch'ogni gran dubbio di filosofia Pensa, che appresso a quel, niente sia.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 16. 1. Il più bello imparar filosofia, Non di costumi sol, ma naturale, Senza troppo studiar mi par, che sia, Guardare a chi fa bene, e chi fa male.

7) Dizion.4° Ed. .
INGANNERELLO
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vol.2 pag.829

INGANNERELLO.
Definiz: Dim. d'Inganno.
Esempio: Tratt. gov. fam. 82. Quando sono d'anni sei infino a' quattordici, o più tanto quanto, si può domandargli ogni dì una volta de' peccati, ne' quali posson cadere, come bugíe, bestemmie, ingannerelli, e simili atti, ec.

8) Dizion.4° Ed. .
INTANTO COME
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vol.2 pag.872

INTANTO COME.
Definiz: Tanto quanto.
Esempio: Gr. S. Gir. 3. Intanto come più ama uomo Iddio, e più tiene li comandamenti, e intanto come l'uomo meno l'ama, e meno li tiene,
Esempio: E Gr. S. Gir. 5. Intanto come noi ci tegnamo più alti, tanto ci tiene Iddio più bassi.

9) Dizion.4° Ed. .
PETITORE
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vol.3 pag.589

PETITORE.
Definiz: V. L. Che chiede, Addomandatore. Lat. petitor. Gr. αἰτητής.
Esempio: Esp. Vang. Acciocchè l'animo non venga meno nella sua petizione, se non tosto esaudita, insegna, e induce il petitore convenevole, e presuntuoso.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 4. Che tanto quanto providi, e zelanti Si mostrar petitori.

10) Dizion.4° Ed. .
PETRIGNO
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vol.3 pag.590

PETRIGNO.
Definiz: Add. Petrino. Lat. lapideus. Gr. λίθινος.
Esempio: But. Dice, che la sponda del settimo cerchio era intorno intorno petrigna, e dentro alla pietra era la rena.
Esempio: E But. appresso: Tanto quanto tiene l'orlo d'intorno, che è petrigno.

11) Dizion.4° Ed. .
PRATICO
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vol.3 pag.689

PRATICO.
Definiz: Add. Che ha pratica, Esperto, Esercitato. Lat. peritus. Gr. ἔμπειρος.
Esempio: Bocc. nov. 13. 14. Siccome colui, che molto era pratico.
Esempio: M. V. 8. 103. Esso Abate era uomo molle, e poco pratico, e sperto, e sì nell'arme, e sì nelle baratte, che richieggiono li stati, e le signoríe temporali.
Esempio: Dittam. 5. 25. Come s'allegra, e canta l'uom salvatico, Quando mal tempo, e tempestoso vede, Sperando venga 'l buono, ond'egli è pratico.
Esempio: Din. Comp. 1. 20. Per loro stava là Simone Gherardi uomo pratico in simile esercizio.
Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 47. Ha la sua gente buona pronta, e presta, Pratica, anzi invecchiata nella guerra.
Esempio: Red. Ins. 6. Fattasi, per così dire, maestra più pratica, produceva poscia gli uomini, e gli altri animali tutti nella loro spezie perfetti.
Definiz: §. Pratico, è anche termine delle scuole.
Esempio: Dant. Conv. 190. L'uso del nostro animo è doppio, cioè pratico, e speculativo; pratico è tanto quanto operativo.
Esempio: Circ. Gell. 8. 193. La prudenza è una virtù, che consiste nello intelletto pratico, perchè e' se le appartiene conoscere gli universali delle cose pratiche, i quali sono i suoi primi principj.

12) Dizion.4° Ed. .
PROFFERIRE, e PROFERIRE,
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vol.3 pag.734-736

PROFFERIRE, e PROFERIRE,
Definiz: e presso gli antichi talora anche PROFFERERE, e PROFFERARE. Pronunziare, Mandar fuor le parole. Lat. proferre, pronunciare. Gr. ἐκφωνεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 51. 5. Senzachè egli pessimamente, secondo la qualità delle persone, e gli atti, che accadevano, proffereva.
Esempio: Amm. ant. 36. 1. 7. Non possono coprire le lor volontà chi possono profferire loro parole.
Esempio: Nov. ant. 79. 1. Ben seppe cantare, e seppe il Provenzale oltre misura ben profferere.
Esempio: Dant. Par. 3. Ed io per confessar corretto, e certo Me stesso tanto quanto si convenne, Levai lo capo a profferer più erto.
Esempio: E Dan. Par. 28. E se tanto segreto ver profferse, Mortale in terra non voglio ch'ammiri.
Esempio: Franc. Barb. 16. 8. Ed ancor è noiosa Soverchia dilazion in profferere.
Esempio: Salvin. disc. 2. 92. L'uso dell'H si è di proferire quella tal lettera, alla quale si pone allato, con una certa maggior forza, ed energía.
Esempio: E Salvin. disc. appresso: La pronunzia dell'H ec. non risuona alle nostre orecchie, o non si proferisce dalla nostra gola.
Definiz: §. I. Per Manifestare, Palesare. Lat. aperire, palam facere. Gr. προφαίνειν.
Esempio: Dant. Inf. 29. E l'Abbagliato il suo senno profferse.
Esempio: But. ivi: Suo senno profferse, cioè manifestò, entrando, e stando in sì fatta brigata.
Definiz: §.II. Per Offerire, nel primo signific. Lat. polliceri, offerre, Giust. .
Esempio: Bocc. nov. 80. 18. Tu m'hai tolta tutta la baldanza da dovere da te ricevere il servigio, che tu mi profferi.
Esempio: E Bocc. nov. 95. 5. Vennegli uno alle mani, il quale, dove ben salariato fosse, per arte nigromantica proffereva di farlo.
Esempio: Filoc. 5. 152. E però a chi proffera consiglio, o aiuto, niuno celi la sua bisogna.
Esempio: Pass. 57. Il sangue suo grida, e proffera misericordia, e pietate.
Esempio: E Passav. 68. Io ti proffero un mio servo devoto, e fedele, il quale colla grazia tua dicendo, e faccendo convertirà il mondo.
Esempio: Coll. SS. Pad. I crudi barbari, dimenticata la lor feritade, avessono loro profferto pane per coltella.
Esempio: Petr. son. 19. V'aggio profferto il cuor, ma a voi non piace Mirar sì basso colla mente altera.
Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 75. Siccome il pesce, ch'è preso alla lenza, Che 'l pescatore gli proffera danno.
Esempio: Cron. Vell. 114. Proferendo altamente essere apparecchiato per lo comune.
Esempio: E Cron. Vell. 121. Proferendo non partirsi dal suo volere nè piacere, come da padre, e maggiore.
Esempio: Sen. Pist. 17. La sapienza proffera le sue ricchezze (il T. ha Lat. repraesentat)
Esempio: E Sen. Pist. 109. Dunque colui fa pro, ch'ama la sua virtù, siccome sue parti, e proffera simiglianti le sue parti (il T. Lat. ha amandasque invicem praestat)
Definiz: §. III. Si dice in proverb. Chi si profferisce è peggio il terzo; e vale, che Qualunque cosa si profferisca è di minor pregio, che quando ell'è ricercata. Lat. merces ultroneae putent. v. Flos. 334.
Esempio: Varch. Suoc. 4. 6. Ed anco chi si profferisce (come si dice volgarmente) è peggio il terzo.

13) Dizion.4° Ed. .
PROVIDO , e PROVVIDO
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vol.3 pag.759

PROVIDO , e PROVVIDO.
Definiz: Add. Che ha providenza. Lat. providus. Gr. προμηθής.
Esempio: Alam. Gir. 18. 17. Il alto si ritira Nel collicello il provido Girone.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 4. Che tanto quanto providi, e zelanti Si mostran petitori.
Esempio: Fir. Trin. 1. 1. Va' poi, e di', che costui non abbia talvolta del provido viro.

14) Dizion.4° Ed. .
omografo. 3
QUANTO
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vol.4 pag.10-11

QUANTO.
Definiz: Avverb. Di quantità, e si adopera in varie maniere, delle quali v. più distintamente il Cinonio. Lat. quantum. Gr. πόσον.
Esempio: Dant. Inf. 1. E quanto a dir qual era è cosa dura Questa selva.
Esempio: Bocc. nov. 21. 2. Ma quanto tutti coloro, che così credono, sieno ingannati, mi piace, ec. di farvene più chiare con una picciola novelletta.
Esempio: E Bocc. nov. 41. 2. Per quella potrete comprendere non solamente il felice fine ec. ma quanto sien sante, quanto sien poderose, e di quanto ben piene le forze d'Amore.
Esempio: E Teseid. 12. 49. E Palemon con loro allegro tanto, Che mai non si potrebbe mostrar quanto.
Esempio: Petr. son. 14. Quanto più può col buon voler s'aita.
Esempio: E Petr. 25. Quanto più m'avvicino al giorno estremo, Che l'umana miseria suol far breve, Più veggio 'l tempo andar veloce, e lieve.
Esempio: Dittam. 4. 9. E presemi a contare La forma del delfino, e la natura, E quanto è velocissimo il suo andare.
Esempio: Cas. lett. 22. Ben prego V. Ecc. Illustriss. quanto più posso, che si disponga d'aiutare questi nostri affari.
Definiz: §. I. Quanto, talora è avverb. di tempo; e vale Per quanto tempo. Lat. quandiu. Gr. ἕως ἄν.
Esempio: Dant. Inf. 2. Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto 'l moto lontana.
Definiz: §. II. Quanto, talora per lo stesso, che Per quanto, Per tutto quello. Lat. quoad, quatenus. Gr. μέχρι οὗ.
Esempio: Bocc. nov. 90. 8. Guardati, quanto tu hai caro di non guastare ogni cosa, che per cosa, che tu oda, o veggia, tu non dica una parola sola.
Definiz: §. III. Quanto, se precede ad alcuna voce del verbo Essere, vale Per quanto appartiene, Per quello, che spetta. Lat. quod attinet. Gr. τόγε εἰς ἐμὲ ἥκει , Demost..
Esempio: Bocc. nov. 37. 11. Quanto è al nostro giudicio, che vivi dietro a lei rimasi siamo.
Esempio: E Bocc. g. 4. p. 11. Quanto è a me, non n'è ancora paruta vedere alcuna così bella, e così piacevole, come queste sono.
Esempio: E Bocc.nov. 99. 23. Certissimo sono, che quanto in te sarà, che questo, che tu mi prometti, avverrà.
Definiz: §. IV. Quanto, senza le voci del verbo Essere, ma precedente a IO, vale lo stesso.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 157. Che quanto io, non sono per adorarlo.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. altrove: Che quanto io non sono acconcio di vederlo mai più.
Definiz: §. V. Talora si usa in forza di preposiz. ed ha dopo di se il quarto caso, ed esprime comparazione.
Esempio: Fiamm. 1. 51. O figliuola a me quanto me stessa cara, quali sollecitudini ec. ti stimolano?
Esempio: Filoc. 5. 209. Sicchè quanto me puote essere alcun dolente, ma più no.
Definiz: §. VI. Tanto, o quanto, vale Alquanto. Lat. aliquantum, paululum. Gr. τὶ ὀλίγον, μικρόν τίὀλίγον τι, μικρόν τι .
Esempio: Bern. Orl. 1. 6. 71. Se tanto, o quanto accostar mi ti posso, Io ti gastigherò, can traditore.
Definiz: §. VI. Tanto quanto.
v. al suo luogo.
15) Dizion.4° Ed. .
REGOLATAMENTE
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vol.4 pag.97

REGOLATAMENTE.
Definiz: Avverb. Con regola. Lat. regulatim. Gr. κανονικῶς.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 149. Niuno dovrebbe volere, se non tanto quanto regolatamente gli fosse a bastanza.
Esempio: Com. Par. 10. E quelle usate secondo l'uso, al quale Iddio l'ha create, e regolatamente.
Esempio: Red. esp. nat. 45. Da esse membranuzze ne rimane tutto regolatamente intagliato.

16) Dizion.4° Ed. .
RICEVITORE
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vol.4 pag.134-135

RICEVITORE.
Definiz: Che riceve. Lat. acceptor. Gr. ληπτήρ.
Esempio: Dant. Conv. 65. Non può dare altro, che utilità, che rimane nel datore per lo dare, e che viene nel ricevitore per lo ricevere.
Esempio: Fr. Iac. T. 6. 43. 5. Ch'egli è il daente, e tu il ricevitore, Ricevitor se' di Cristo verace, Il qual discende a te, com'a lui piace.
Esempio: Bocc. nov. 53. 5. E l'altro, siccome ricevitore nella nepote del proprio fratello.
Esempio: Amm. ant. 17. 1. 1. L'affetto del datore dee lo ricevitore attendere nelle cose date.
Esempio: Libr. Astrol. Poni la proporzione dell'ampiezza ec. tanto quanto la proporzione della lungura ec. alla lungura del ricevitore.
Definiz: §. Per Chi ha carico di ricevere; ed è titolo di dignità.
Esempio: G. V. Vanno al ricevitore della provincia, dove abitano, e subito son pagati.
Esempio: Car. lett. 1. 85. La lettera di V. S. e del signor Ricevitore, con la citazione a Malta, mi trovarono con la febbre in letto.

17) Dizion.4° Ed. .
SCEMARE
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vol.4 pag.373

SCEMARE.
Definiz: Ridurre a meno, Diminuire; ed in signific. neutr. e neutr. pass. vale Ridursi a meno, Diminuirsi. Lat. minuere, decrescere, imminuere, minui. Gr. ἐλαττοῦν.
Esempio: Bocc. nov. 48. 4. Perciocchè, così faccendo, scemerebbe l'amore, e le spese.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 22. Affermando, che tanto quanto essi scemavano a far quelle croci, poi ricrescevano nella cassetta.
Esempio: Dant. Inf. 4. La sesta compagnía in due si scema.
Esempio: E Dan. Inf. 12. Sì come tu da queste parti vedi Lo bulicame, che sempre si scema.
Esempio: E Dan. Par. 4. La violenza altrui per qual ragione Di meritar mi scema la misura?
Esempio: Petr. canz. 45. 2. Scemando la virtù, che 'l fea gir presto.
Esempio: E Petr. son. 204. Tempo sarebbe Da scemar nostro duol, che 'nfin quì crebbe.
Definiz: §. Scemare per bollire, vale Scemare a poco a poco.
Esempio: Malm. 11. 28. Che là nel mezzo a' suoi nimici zomba Di modo, ch'essi sceman per bollire.

18) Dizion.4° Ed. .
SERVIRE
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vol.4 pag.492

SERVIRE.
Definiz: Col terzo, o col quarto caso dopo, vale Far servitù, e Ministrare ad altrui, Adoperarsi a suo pro. Lat. servire, famulari, ministrare. Gr. δουλεύειν, ὑπηρετεῖν, θεραπεύειν.
Esempio: Bocc. introd. 26. Per l'esser molti infermi mal serviti, e abbandonati ne' lor bisogni.
Esempio: E Bocc. 54. Chetamente li tre famigliari servirono le tavole.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 16. Ordinò con colui, che a lei serviva, che di varj vini mescolati le desse bere.
Esempio: E Bocc. nov. 42. 9. E quivi serviva certi pescatori Cristiani.
Esempio: Dant. Purg. 27. Guardate dal pastor, che 'n sulla verga Poggiato s'è, e lor poggiato serve.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 81. Per questo servía a tutti i Re volentieri.
Definiz: §. I. Servire, col quarto, e col secondo caso, come Servire alcuno di danari, o simili, vale Prestargliene, Accomodarnelo, Provvedernelo.
Esempio: Bocc. nov. 3. 3. Pensossi, costui avere da poterlo servire, quando volesse.
Esempio: E Bocc. nov. 57. 8. Non è egli molto meglio servirne un gentiluomo, che più, che se, m'ama?
Esempio: E Bocc. nov. 80. 17. Madonna, io non vi potrei servire di mille, ma di cinquecento fiorin d'oro sì bene.
Esempio: Ar. Len. 1. 1. Mi fe intendere, Che non me gli dava egli, ma servirmene Facea da un suo senza pagargliene utile Per quattro mesi.
Definiz: §. II. Servire, assolutam. vale Stare in servitù, Essere schiavo. Lat. servire, in servitute esse. Gr. δουλεύειν.
Esempio: Petr. cap. 2. Che vedendosi giunta in forza altrui, Morire innanzi, che servir sostenne.
Definiz: §. III. Servire, per Meritare, Guadagnare. Lat. merere. Gr. μισθογονεῖσθαι.
Esempio: G. V. 7. 67. 4. I nostri sudditi, che contro a noi hanno servita morte, domandan patti.
Esempio: Nov. ant. 60. 3. Perchè menate voi a impendere questo cavaliere? ec. ed elli risposero: messere, perocch'egli ha bene morte servita.
Esempio: M. V. 11. 28. Avendo dal comune di Firenze le paghe, ch'avea servite.
Esempio: Tav. Dicer. Non ti voglion rendere il trionfo, che tu hai servito nelle lontane battaglie.
Definiz: §. IV. Servire, per Rimeritare, Ristorare. Lat. referre. Gr. ἀντιδιδόναι.
Esempio: Bocc. nov. 84. 9. Deh perchè non mi vuo' tu migliorar quì tre soldi? non credi tu, ch'io te gli possa ancor servire?
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Che perchè egli vegna per aver del tuo, nol dei però cacciare, che egli il ti serve molto bene.
Definiz: §. V. Servir di coppa, o di coltello, vale Fare altrui da scalco, o da coppiere, servendolo alla mensa. Lat. ministrare.
Esempio: Filoc. 2. 204. Il giorno, che novella sposa sarete, e appresso tanto quanto la vostra festa durerà, di mia mano della coppa vi servirò.
Esempio: E Filoc. 208. Il quale quel giorno il serviva davanti del coltello.
Esempio: G. V. 4. 2. 6. Il Re di Buemme, che 'l serve della coppa.
Esempio: Dittam. 2. 23. De' quattro l'un gli serve di taglieri, L'altro gli porta davanti la spada.
Esempio: Pecor. g. 3. nov. 2. Si pose per donzello con questo Lapo marito di questa madonna Isabella, e servivalo di coltello.
Esempio: Morg. 16. 24. E sempre di sua man servì 'l Marchese ec. Di coppa, di coltello, e di credenza.
Definiz: §. VI. Servir di coppa, e di coltello, figuratam. si dice del Fare a uno ogni sorta di servitù, Servirlo di tutto punto. Lat. ad nutum omnia peragere. Gr. ἀκριβέστατα δουλεύειν.
Esempio: Lasc. Spir. 1. 3. Andianne, ch'io credo avere a essere nella mia beva, e servirollo di coppa, e di coltello.
Definiz: §. VII.
Esempio: Esempio del Compilatore Questa cosa serve a questo, cioè S'usa, e s'adopera a questo, e ha facoltà di questo; come,
Esempio: Esempio del Compilatore Il fuoco serve a scaldare. Lat. conducere, prodesse, bonum, utilem esse. Gr. λυσιτελεῖν.
Definiz: §. VIII. Servirsi d'alcuna cosa, vale Adoperarla, Usarla. Lat. uti, adhibere. Gr. χρῆσθαι.
Esempio: Circ. Gell. 1. 20. Se voi volete servirvi delle nostre pelli, e' vi bisogna conciarle, i nostri peli vi bisogna filargli, tessergli, e far loro mille altre cose, innanzi che voi gli riduciate di maniera, che voi possiate servirvene.

19) Dizion.4° Ed. .
SMANCERĶA
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vol.4 pag.545

SMANCERÍA.
Definiz: Lezio, Leziosaggine, Atto rincrescevole, e noioso. Lat. deliciae. Gr. τρυφή.
Esempio: Bocc. nov. 58. 4. Avvenne un giorno, che essendosi ella in casa tornata, là dove Fresco era, e tutta piena di smancerie postaglisi presso a sedere, altro non faceva, che soffiare.
Esempio: Pass. 163. Conciossiacosachè a dire le colpe, le follíe, le vanitadi, le brutture, gli difetti, le sciocchezze, le magagne, le smanceríe, e' lor soperchi dovrebbono venire col capo coperto, col viso turato ec.
Esempio: Lab. 126. A niuna pare esser bella, se non tanto quanto elle ne' modi, nelle smanceríe, e ne' portamenti somigliano le piuviche meretrici.
Esempio: Gell. Sport. 4. 5. Io non ho bisogno di tante smanceríe.

20) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
SOAVE
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vol.4 pag.554-555

SOAVE.
Definiz: Add. Grato a' sensi. Lat. suavis. Gr. ἡδύς.
Esempio: Dant. Conv. 88. Dico adunque, che vita del mio cuore, cioè del mio dentro suole essere un pensiero soave. Soave è tanto quanto suaso, cioè abbellito, dolce, e piacente, e dilettoso.
Esempio: E Dan. Inf. 2. E cominciommi a dir soave, e piana, Con angelica voce in sua favella (quì può forse avere anche forza d'avverbio)
Esempio: E Dan. Inf. 4. Parlavan rado con voci soavi.
Esempio: E Dan. Par. 16. Così con voce più dolce, e soave, Ma non con questa moderna favella, Dissemi.
Esempio: Bocc. intr. 56. Quivi sentendo un soave venticello venire ec. tutti sopra la verde erba si puosero in cerchio a sedere.
Esempio: E Bocc. g. 3. f. 5. La Lauretta allora con voce assai soave ec. cominciò così.
Esempio: Petr. canz. 38. 2. Temprar potess'io 'n sì soavi note I miei sospiri, ch'addolcisson Laura.
Definiz: §. I. Per Leggieri, Piacevole.
Esempio: Dant. Inf. 19. Quivi soavemente spose il carco Soave per lo scoglio sconcio, ed erto.
Definiz: §. II. Per Benigno, Quieto, Posato. Lat. quietus, placidus. Gr. ἥμηρος, ἥσυχος.
Esempio: Tes. Br. 5. 46. Quando l'uomo gli vuole incaricare (i cammelli) egli si coricano in terra, e stanno cheti, e soavi infino a tanto che son caricati.
Definiz: §. III. Per Moderato, Piano. Lat. moderatus. Gr. σύμμετρος.
Esempio: Bocc. g. 3. f. 13. Con soave passo ec. in cammino si misero.

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